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martedì, maggio 31, 2005

COSTITUZIONE EUROPEA - NO GRAZIE

La Francia vota NO alla costituzione europea. E' un bene? E' un male? Non lo sappiamo e neppure ci interessa; neppure ci colpiscono i toni trionfalistici o quelli disfattisti al limite della crisi isterica delle varie fazioni in lotta. Con o senza questa costituzione, con questa o con un'altra costituzione le cose per noi continueranno uguali, come ieri, come sempre.
A prescindere dalle nostre convinzioni in merito, siamo in ogni modo contenti contenti per il NO dei francesi perchè essi hanno dimostrato che non sempre (anzi quasi mai) ciò che decidono i politici (pur se eletti dal popolo) è quello che il popolo vuole.
Perchè in Italia (il paese dei referendum) non è stato chiamato ail popolo a decidere se vuole questa costituzione europea? Perchè questa costituzione in Italia è stata approvata solo dal Parlamento? Eppure si sta parlando di cose ben più importanti (almeno stando ai toni dei sostenitori del SI alla costituzione)delle tante sciocchezze per le quali siamo stati chiamati alle urne (spesse volte non raggiungendo neppure il famoso quorum).
Chiediamoci ora perchè anche in Olanda ci si avvia verso un NO popolare.
Non ci chiediamo cosa ha spinto i Francesi e cosa spingerà gli Olandesi verso il NO. Noi siamo contenti per loro che possono decidere.
Che dire? Ironia della sorte ... da sudisti siamo difesi dal Nord, da nazionalisti siamo difesi dagli stranieri, da esseri umani siamo difesi dai pastori di anime ...

2 commenti:

Anonimo ha detto...

E che ce ne importa della costituzzione? Credete che con questa o quella cambia qualcosa? Date retta a me che ciò i capelli bianchi anche se non ho studiato poco: quelli fatti i cazzi loro! Ora vi dico .... scusato, ma avevate capito che sono sempre La Ciuccia? Ormai sono un vostro affezzionato cliente e mi sento come uno di famiglia se non vi fa piacere!
Vi stavo dicendo che con questa Europa, questo trasite quando volite, questo vulimmece bene secondo me non va tanto bene. Diceva bene quel parrocchiano o forse vescovo o anche papa: non zi può fare la limosina a tutti, anche ai lazzaroni. Forse non diceva proprio così, ma il significato era quello. Quando io sono andato allestero, mica mi trattavano come facciamo ora ... quelli mi facevano il culo a cappiello di prevete e poi ... mi ci dovevo affacciare dentro.
Scusato se sono stato poco polemico, però quando nce vole cè vole anche se con i miei capelli bianchi un poco me ne fotto, ma penso a mia nepote che è giovane e nci stiamo costruendo un mondo di mmerda.
In ogno modo voi fate bene a parlarne e fare in modo che chi vuole capire o dire qualcosa lo pote fare ... io resto sempre il vostro affezionato Antonio La Ciccia e vi saluto molto indistintamente a tutti

Anonimo ha detto...

Scusate se vi scrivo qui, ma io devo dire alcune cose che se non le dico mi sento un omne e niente, uno quacquaracquà. Io non me ne ero accorto ...scusate la foga ... sono Antonio La Ciuccia ... Allora stavo dicendo che non me ne ero accorto, ma quando ho scritto la volta scorsa ho fatto un errore grossolano che è questo: ho firmato Antonio La Ciccia invece che Antonio La Ciuccia, che è il mio nome. Ora già mi pare di sentire la gente che mormora: abbiamo scoperto tutto, Antonio La Ciuccia era uno pseudonimo, ma il vero nome era Antonio La Ciccia. Quando mio nipote ha appicciato il compiuter gli ho detto: Anto', la mia carriera di scrittore finisce qua. Io sono troppo ignorante per scrivere sul sito".
Mio nipote, pero', mi ha detto: Nonno, tu devi continuare a scrivere, tu non sei peggiore di questi che scrivono, questi saccenti (mio nipote non me l'ha detto, ma io ho capito che i saccenti sono quelli che dicono io lo saccio, io saccio tutto, io saccio questo e quello, io saccio qua, io saccio la' ... saccente)che alla resa dei conti non sanno porpio niente. E per convincermi mi ha raccontato un fato che è successo più di cento anni fa o forse mille, ora non ricordo bene. Ve lo racconto. C'era un signore che si chiamava Socrate (forse era il suocero di qualcuno) che andava in giro sfrocoliando la gente e gli domandava le cose finchè quelli non sbagliavano. allora gli diceva: Ma non sapete proprio niente? E poi dite che sapete tutto! Io almeno lo so di non sapere niente e quindi so almeno una cosa.
allora isuoi paesani lo misero inprigione, ma lui neppure la smetteva. Allora decisero didargli la cicuta (forse ho capito male ... forse mio nipote ha detto la cicoria, non lo so). E gli dicevano: Socrate, ti abbiamo fatto un bel decotto di cicuta, beviti un bicchiere che ti fa bene.
No, non ne voglio, grazie, ma mi fa male la pancia. Perche' non mi fate una camomilla?
Ma state pazziando? A cicuta è meglio. Chesta te porta in Paraviso subbito subbito.
Allora Socrate per non apparire scostumato si bevette un bicchiere di cicuta che era tanto amara e ando' davvero in Paradiso, nel senso che mori'.
Vi è piaciuto il fattariello? Io ve lo raccontato per scusarmi dell'errore commesso e vi prego di perdonarmi se la mia ignoranza non e' mai quanta la vostra
Antonio La Ciuccia che vi saluta come sempre indistintamente