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lunedì, maggio 09, 2005

Trasìte fetienti

Qualche giorno fa, su un giornale locale, leggevo la lettera di una immigrata polacca che, pur ammettendo che molto spesso il comportamento dei suoi connazionali (non di tutti, ovviamente) era a dir poco censurabile (ubriachezza molesta e non, bivaccamento notturno e diurno nei giardini pubblici, insudiciamento degli stessi con lattine e bottiglie di birra, utilizzo di tale aree pubbliche a mo' di latrine a cielo aperto, evidentemente sono ritenuti dettagli insignificanti), si lamentava che i polacchi erano definiti extra-comunitari. Badate ... non criticava i suoi connazionali per il loro comportamento, non li invitava a comportarsi da persone civili, non chiedeva scusa a loro nome (e che gliene fregava), ma si lamentava per il comportamento razzista degli italiani (e dei giornali italiani) che li consideravano extra-comunitari.
Ora, premesso che "extra-comunitario" non è una parola offensiva (extra-comunitari sono tutti i cittadini svizzeri, ma anche Bush, che guida la nazione più potente del mondo, e l'imperatore del Giappone, il presidente russo Putin e tutti i cittadini canadesi, australiani ... tutte persone degnissime, in verità) mi sono venute di getto alcune considerazioni/pensieri:
- Chi vuole figli santi se li faccia (attribuito alla mamma di San Pietro);
- Simm tutti purtuàll (siamo tutti arance) esclamazione di un corpo fecale cilindrico che galleggiava in mezzo ad un mucchio di arance cadute in acqua;
- Trasìte fetienti che stàmm scarsi a chiaviche (attribuito ad un maiale);
- L'Italia è fatta, non ci resta che fare gli italiani (Massimo D'Azeglio);
- Tu vuoi fà l'americano, ma si nnàte ..... (celeberrima canzone napoletana).
Che dire? L'europa è fatta (?) ... ma gli Europei?

3 commenti:

pksoft ha detto...

Se, alle persone sugli otto-volanti, dici di non urlare, loro...
...urlando, non ti sentiranno!

Tale considerazione si applica a tutti coloro che hanno paura, anche se pagano per averne.

Anonimo ha detto...

Oggi dicono di essere europei ... domani saranno i padroni. C'è ben poco da dire ... ormai in questa povera Italia tutti possono fare e dire quello che vogliono, grazie alla carità pelosa che sembra essere insita nella maggioranza del popolo. Tanto ormai in Italia il razzismo dilaga ... ma è un razzismo al contrario dove ad essere discriminati sono gli italiani.

Anonimo ha detto...

Anche io voglio dire una cosa. Prima di tutto, però, voglio farvi una domanda che è questa: Ma quello che ha scritto questo articolo è lo stesso che ha scritto il soliloquio intitolato "Grazie e disgrazie"? Se è lo stesso, allora devo dire che è un poco sfigato, nel senso che gli capitano tutte a lui o se ne accorge solo lui. Però io devo dire che ho capito quello che voleva dire e penso che ha pure ragione anche se molta gente fa finta di non sapere da dove piscia il piecoro, cioè da dove fa la pipì il maschio della pecora, nel senso che se ne fotte del problema.
Se volete sapere il mio pensiero, questi sono trasuti di luongo e si sono messi di chiatto (traduco: sono entrati di lungo e si sono messi di traverso) e penso che noi faremo la fine del rezzo e della serpe (del riccio che dopo essere entrato un poco nella tana della serpe, pungendola un poco alla volta la costrinse ad uscire fuori).
Volevo dire anche qualcosa sulla festa di San Michele, ma credo che devo cambiare pagine.
Scusatemi se non mi sono presentato ... sono Antonio La Ciuccia e vi ringrazio.