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martedì, maggio 17, 2005

Elogio del pendolare

ossia MOMENTI DI LIBERTA'

Nessuno e' libero! Nessuno è padrone di se stesso e delsuo tempo. In ogni momento della giornata c'e' un padroneo un suo guardiano che ti controllano e ti chiedono ragione del tuo operato: il padrone, il capo, i colleghi, gli ospiti, la moglie, la fidanzata, i figli, i genitori. Non sei mai libero: c'e' sempre qualcuno che ti comanda, non sei mai veramente libero.
Non ricevi e non esegui ordini solo quando dormi ... ma allora non ti rendi conto della tua liberta' e quindi ...
L'unico tempo di quello che Iddio ci ha dato e che ci resta veramente per noi e' il viaggio verso e dal lavoro: quel tempo e solo tuo, in quel lasso di tempo non ti comanda nessuno.
Sali sul treno: inizia la tua liberta'. Sei libero: decidi di leggere un buon libro, vuoi ascoltare la tua musica preferita, fare le parole crociate, giocare a carte, scrivere .... sei libero!
Vuoi sonnecchiare, vuoi sognare ad ogni aperti, vuoi pensare ... sei libero, libero di stare da solo con te stesso e nessuno ti rompe le scatole ...
Un'ora, mezzora, venti minuti ... i tuoi momenti di liberta' , il tempo di liberta' che le Ferrovie ti ha dato.
Il treno sta entrando in stazione ... in orario, in ritardo, in anticipo non importa. La tua libertà sta per finire: i tiranni di sempre sono li ad aspettarti per toglierti la liberta' che potrai riavere solo al prossimo viaggio.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Caro amico,
ma sei certo che il tempo impiegato da e per il lavoro possa essere definito tempo pienamente a nostra disposizione? Io sono un pendolare e devo purtroppo dissentire da quello che asserisci. Scioperi, ritardi, guasti e... chi piu' ne ha piu'ne metta....... mi fanno considerare quei momenti molto deprecabili e certamente non mi fanno sentire libero, bensi' ingabbiato in modo inestricabile. Se, invece, il tuo è un modo di raccogliere proseliti sul carro della consolazione allora io sono il primo a schierarmi al tuo fianco. Ma si.... diciamo che il tempo passato da e per il lavoro e' uno dei momenti piu' "belli" della giornata. A presto!

Anonimo ha detto...

A volte si agisce e si parla per partito preso e di conseguenza non c'è più sordo di chi non vuol sentire. Io sono d'accordo con l'anonimo olevanese anche perchè ha affermato una cosa ovvia e che non è facile da confutare a meno di spostarsi fuori del problema. Egli non ha detto che il viaggio è bello, comodo o piacevole ... caro anonimus, questo te lo sei o sognato o inventato. Cosa c'entrano gli scioperi? Quando i treni non partono non credo che tu sali su un treno che non cè, se ritarda? hai più tempo. Chi ti scrive ha viaggiato sicuramente più di te ...
L'anonimo olevanese ha detto solo che il tempo trascorso sul treno e un tempo in cui non si ricevono ordini, è un tempo del quale non devi rendere conto a nessuno. Ora io faccio un altro esempio un naufrago su un'isola sperduta e disabitata vive male, vorrebbe tornare dai suoi cari, a casa sua (da dove manca da anni e non da qualche minuto per un banale ritardo), soffre di solitudine ... nessuno, però, lo comanda, non deve rendere conto a nessuno di quello che fa ... è libero. In questo senso deve intendersi il viaggio del pendolare, altro che cercare proseliti nel campo della consolazione.
Ora non voglio difendere l'anonimo, ma sembra che ogni cosa che dice questo trova sempre quialcuno che gli voglia sfruculuare a mazzarella 'e San Giuseppe".
Vi saluto
Giuseppe Fusillo

Anonimo ha detto...

Scusato se mi ntrometto, ma a me questo gioco mi sta piacendo. Però devo dire prima una cosa se no mio nepote mi cazzeia. Dunque mi doveto scusare gli errori di sbaglio perchè sono un poco alfabeto perchè ho fatto solo la seconda alimentare serale. Non so manco usare il computer, ma mio nipote lo appiccia e mi fa leggere dove cìè quello che mi piace e mi ha detto che anche scrivere. Un poco alla volta stongo imparando a farlo funzionare. Lui mi voleva corrigere quello che scrivo perchè ha dito che se faccio gli arrori e mi riconoscono si mette scuorno, ma io lo amnazzato, nel senso che gli ho fatto la mnazza di non dargli più i soldi a nascuso del padre.
Scusate queste chiacchiere, ma era giusto che sapete che a capa a zappone sono io e non mio nepote che a squola è il meglio.
Mo quello che volevo dire, ho capito che forse il nonimo olevanese viaggia bene sul treno, in prima classe e fa pure le parole crociate, mentre l'altro, quello che gli ha dato ncuollo, viaggia su un treno sporco e rotto e a nche lui si è rotto le scatole, ma luio non è sporco, ma struito. Giuseppe Fusillo invece viaggia su un'isola dove nun c'è nisciuno.
Forse non ho capito bene. Io comunque per andare a lavorare non prendevo il treno, ma andavo con l'asino e non sono come quello che ha dato ncuollo al nonimo olevanese: dietro al mio somaro non avevo mai tempo perchè mi fermavao a fare gli asparagi, le mbrole, l'areteca a seconda della stagione anche qualche fungo e mi addecriavo. Scusate se vi aggio scocciato poco, ma vicino al comnputer mi sfezzeio.
Ma non parlate più del mio paese?
Ora vi saluto e sono sempe il vostro La Ciuccia Antonio.

Anonimo ha detto...

quanto è maledettamente vero!
aveva ragione Guccini: nemmeno dentro al cesso possiedo un mio momento..solo nel treno trovo un po' di pace.peccato che in questo paese di merda le ferrovie non sono efficienti, per usare un eufemismo.pazienza.

Anonimo ha detto...

Eccomi qua. Sono sempre il vostro Antonio che liggendo quello che ci è sul sitto mi tocca scrivere per spiegare. Pirciò vorrei dire un'altra cosa e cioè voglio rispondere al signor qualunque. Io ho capito subbito (mica sono fesso) che tu non ti chiami uomo qualunque ... a mme me lo ha detto mio nepote che a squola è il più meglio che quello è un pessedomino, nel senso che all'imenti ti chiami in un modo dici che non è vero, non sono io, sono un altro. E' come se io che sono Antonio La Ciuccia, dicessi che sono Peppe Cavallo, sempe un animalo sono, ma ho usato un pessedomino perchè La Ciucca non pote essere Cavallo. Anche il nonimo olevanese è un pessedomino ma non so pecchè. Questo lo dovuto dire pecchè è cosi.
Ora anche Uomo Qualunque ho capito che viaggia sui treni come quello che ha dato ncuollo al nonimo olevanese, soltanto che al suo paese c'era la merda e lui è andato a finirci dentro con il piede. Invece sul treno non c'era è lui stava un momento in pace perchè a casa sua non lo lasciano in pace nemmeno dentro al cesso. Se non fosse per il ritardo a lui piace andare nel treno dove non gli rompono mai le scatole. Però non ve la prendete tanto con la Ferrovie perchè mi ha ditto mio nepote che Parlare male dele ferrovie è come sparare sulla Croce Rossa.
vi saluto molto indistintamente
il vostro La Ciuccia Antonio